22 ottobre 2007

Serial... Il sangue dei vinti.

Il 15 ottobre il regista Soavi ha iniziato a girare il serial "Il sangue dei vinti" tratto dall'omonimo libro di Pansa, con celebri attori e sceneggiatura dello stesso autore. Una grande offesa si ripete e si perpetua, assieme alla rabbia e al dolore che provocano le menzogne, reiterate e amplificate, di Pansa: da anni utilizza la sua penna al servizio del più cinico e pericoloso revisionismo storico (edizioni Mondadori ...) oltre che, ovviamente, al servizio del suo conto in banca. Sui banchi di scuola si impara ormai ben poco sulla Resistenza e sulla lotta di Liberazione, con la conseguenza di avere generazioni ignare della pagina storica più dignitosa ed eroica del popolo Italiano. Con questo film si continua a svilire e infangare l'epopea Partigiana e i sacrifici di tanti giovani che rischiarono e spesso persero la loro vita, per liberare l'Italia dai criminali nazisti e fascisti.Con questo film si persegue ancora la parificazione tra i carnefici fascisti e le loro vittime. Con questo film si banalizza, si offende e si stravolge il dolore di tante famiglie antifasciste che videro uccidere i loro cari dalla ferocia delle camice nere. Nel più assordante e incredibile silenzio del centrosinistra, al governo del Paese e che affonda le proprie radici in quell'antifascismo e in quella Resistenza, la Rai di Stato realizza questa vergognosa e nauseante "soap opera revisionista", progettata durante il governo Berlusconi. Nello stesso periodo, gli ultimi diciotto mesi, si sono contati oltre 200 tra agguati e ferimenti di giovani antifascisti, attentati a case del popolo, danni a sedi di associazioni democratiche : violenze squadristiche opera di gruppi e organizzazioni neofasciste e neonaziste, libere di agire vigliaccamente e impunemente .Cominciò così anche 85 anni fa, tra l'indifferenza dei partiti borghesi, ma ben presto vennero gli anni del terrore, dei crimini, del regime. Oggi rimane viva la fiducia e la speranza che noi tutti, ci dobbiamo impegnare a ricostruire e consolidare una coscienza e una memoria antifascista che tanti, troppi altri, hanno contribuito a indebolire e annichilire .
Fate tutto ciò che siete in grado di fare, consci come siete che un Paese che dimentica il proprio tragico passato, è destinato fatalmente a riviverlo.

20 ottobre 2007

campo della gloria

Il campo della Gloria è testimonianza
tangibile di coloro che per la riconquista della libertà sacrificarono la vita. E' il simbolo della lotta e del valore partigiano, del sacrificio dei deportati, degli internati militari, dell'eroismo dei combattenti per l'indipendenza e la dignità della patria.
Rendiamo loro, onore
Il 1° novembre 2007 alle ore 10.30 al Cimitero Maggiore - campo della Gloria (64) - Milano.

14 ottobre 2007

riceviamo e pubblichiamo

Carissimi,
è ormai da troppo tempo che le denunce dell'A.n.e.d, dei Familiari degli ex Deportati ed ex Partigiani, dell'A.n.p.i. e delle Associazioni antifasciste vengono considerate anacronistiche.
I gruppi di naziskin, fioriti o rifioriti si sono moltiplicati e già da molti anni: prima negli stadi, poi nelle scuole, infine nella società civile, le avvisaglie sono state sottovalutate, così come il revisionismo, troppo spesso considerato "bonariamente" una ricerca storica. E mentre si tentava di rileggere la storia, altri, che invece l'avevano letta bene e prima, si stavano organizzando, stavano reclutando e cominciavano a ripeterla la storia…. senza errori
e senza omissioni….. Siamo giunti così a episodi di:
- puro antisemitismo con l'incendio di sinagoghe;
- a spedizioni punitive contro nomadi e rom tanto da incendiare i loro campi;
- alla ghettizzazione e violenza dei portatori di handicap nelle scuole;
- al linciaggio contro gli omosessuali;
- al negazionismo di Stato (conferenza di Teheran);
- ai tentativi costanti di lottizzazione dei terreni degli ex KZ ;
- agli atti vandalici e alle scritte intimidatorie alle sedi A.n.p.i.;
- all'aggressione in pieno centro a Busto Arsizio, di sabato pomeriggio, ai danni dell'ottantaquattrenne Deportato Politico Angioletto Castiglioni.
Si è permessa l'infiltrazione nei luoghi della Politica: locale e nazionale di gruppi che non tentano neppure di celare di rifarsi e di essere NAZIFASCISTI!
E la Società Civile? Continua a guardare … indifferente, passiva! Come se tutto fosse un reality! Mentre le più alte Istituzioni minimizzano. Troppo spesso i familiari, che con solerzia denunciano tali fatti e chiedono mobilitazioni, vengono considerati anacronistici: addirittura "ossessionati".
Ebbene: di ossessione in ossessione, siamo giunti all'ennesimo fatto odierno:
Naziskin italiani, di Bolzano, organizzano un viaggio in pullman fino al KZ DACHAU per fare scempio, per festeggiare all'interno del Campo, forse per "pisciare" vicino ai Crematori o per posare provocatoriamente di fronte al Monumento Internazionale "Mai Più"…
Chiederemo una interrogazione parlamentare affinché questi gruppi siano resi fuorilegge e perseguiti, e chiederemo al Parlamento Europeo di rendere patrimonio dell'Umanità ciò che resta di tutti i KZ.
Vorremmo avere le Istituzioni locali e Voi tutti al nostro fianco: pertanto Vi chiediamo di discutere nei Consigli Comunali, Provinciali, Regionali, nei Comitati di partito, nei consigli dei Docenti, nelle assemblee dei Soci al fine di stilare documenti da far giungere alle sedi Parlamentari ed Europee.
Dimostriamo che l'Italia è ancora un Paese Antifascista!
Pretendiamo che fra i Valori comuni su cui è costruita l'Europa ci siano l'antinazismo e l'antifascismo come punti cardine per la Dignità dell'Uomo.

Laura Geloni

A.N.E.D.
Ass. Naz. Ex Deportati Politici nei Campi nazisti - Sez. di Pisa
Via Pietro Micca, 12 - 56125 Pontedera (PI)
( +39 0587 292449 Fax +39 0587 292449
*
aned.pi.geloni@virgilio.it

06 ottobre 2007

"Il futuro della memoria"

A.N.P.I. (ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA)
Sezioni: Barona – Giambellino – Lorenteggio – Porta Genova

“Ente morale”, D.L. n.224 del 5 aprile 1945”


“Il futuro della memoria”


Un progetto che chiede il contributo e la collaborazione
di tutti i soggetti disponibili, La nostra zona deve esprimere una nuova ed ulteriore coesione per contrastare i preoccupanti e concreti segnali di un nuovo fascismo, che con la sua opera di revisionismo, di violenza verso la società e la sua base civile e democratica, determina una attenta riflessione e una risposta unitaria. “La giornata della memoria, il 25 aprile, i valori della Costituzione”.
Le nostre comuni radici chiedono una programmazione politica e culturale, forte e incisiva sul nostro territorio, soprattutto ora, in questo delicato momento di crisi politica, ancora una volta, insieme...

Il coordinamento ANPI zona 6. indice un assemblea
Venerdì 19 ottobre 2007 alle ore 21.00
presso la cooperativa Barona E. Satta di via Modica 10. Milano.
Sono invitati: i cittadini, i consiglieri di zona, le istituzioni e i loro rappresentanti, i partiti politici, le organizzazioni sindacali, i comitati, le associazioni e i circoli zona 6 Milano.

Uniti per la difesa dei valori della Resistenza; la salvaguardia dei principi sanciti nella costituzione della Repubblica; e la vigilanza continua contro ogni forma di razzismo, d’emarginazione e fascismo.

04 ottobre 2007

Murale Giuliani

MURALE GIULIANI: UNA PULIZIA SELETTIVA
PER UNA MEMORIA SELETTIVA.
IMPEDIRNE LA CANCELLAZIONE
E RESTAURARE IL MURALE DI DAX

Dichiarazione di Luciano Muhlbauer,
consigliere regionale del Prc

“È passato appena un mese dalla cancellazione del murale che ricordava Dax, il giovane assassinato da alcuni neofascisti, ed ecco che gli amministratori di Milano tornano alla carica, annunciando l’eliminazione di quello di via Bramante, dedicato a Carlo Giuliani, il manifestante ucciso nel corso della repressione delle iniziative genovesi del 2001.
Il vicesindaco De Corato, come sempre, motiva questi proclami con la necessità di ridare decoro alla città, pulendone i muri dai graffiti. Ammesso e non concesso che a Milano il principale problema in materia di decoro urbano siano i graffiti e non, per esempio, il prolungato abbandono istituzionale delle periferie popolari, resterebbe comunque da spiegare come mai gli amministratori milanesi se la prendano sempre e soltanto con una determinata categoria di murales. Cioè, come mai ci sia una pulizia selettiva.
Infatti, come sanno bene anzitutto i funzionari dell’Amsa, sui muri cittadini vi è un numero significativo e crescente di scritte e disegni di stampo neofascista o peggio, compresi degli insulti contro i Partigiani. Diverse volte, cittadini indignati o la stessa Anpi ne hanno chiesto la rimozione, ma senza ottenere risposta alcuna. Anzi, il solitamente prolisso De Corato non sente nemmeno il bisogno di dedicare alla vicenda una riga di un suo comunicato stampa.
Lasciando un attimo da parte le nostre considerazioni sulle campagne sommarie contro i writers, risulta tuttavia evidente che qui il problema non è il decoro urbano, bensì la cancellazione delle memorie ritenute scomode. Ebbene sì, perché murales come quelli di Dax o Carlo rappresentano un monito, un promemoria collettivo. D’altra parte, cosa aspettarsi da un’amministrazione comunale che cerca di far sparire la lapide a Pinelli da Piazza Fontana oppure di tumulare i resti dei partigiani insieme a quelli dei loro assassini?
Qui la pulizia dei muri non c’entra proprio nulla. Qui c’entra soltanto la peggior politica possibile, cioè quella che abusa dei poteri amministrativi per aggredire gli avversari politici con ogni mezzo, compresa la manipolazione della memoria della città.
Per questi motivi, aderiamo con convinzione all’appello alla mobilitazione per impedire questo ennesimo scempio, reso pubblico oggi dal centro sociale Il Cantiere, così come riaffermiamo il nostro sostegno agli amici di Dax, che si apprestano a restaurare il murale già cancellato”.

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